unmountable boot volume xp

TECNICO INFORMATICO RONCAGLIA PONTE SAN NICOLO LEGNARO SAONARA PADOVA

 

Tecnico Computer Roncaglia Ponte San Nicolò Padova

 

 

 

 

ESPERTO COMPUTER INFORMATICO PADOVA

FASE AVANZATA

PER ESPERTI

assistenza computer informatica a padova

 

 

unmountable boot volume xp
 

Quando si riavvia il computer o si esegue l'aggiornamento a Windows XP, viene visualizzato il messaggio di errore "STOP 0x000000ED UNMOUNTABLE_BOOT_VOLUME"

Inserire il cd di XP ed avvia il PC da CD
Entra nella console di ripristino

Per eseguire la Console di ripristino dal CD di Windows XP, attenersi alla seguente procedura: Assicurasi che il BIOS sia settato per consentire il boot da CD. Inserire il CD di Windows XP nell'unità CD-ROM, quindi riavviare il computer. Quando viene visualizzata la schermata "Installazione", premere R per avviare la Console di ripristino. Nel caso di un sistema ad avvio multiplo, selezionare l'installazione cui accedere dalla Console di ripristino di emergenza. Quando richiesto, digitare la password di amministratore. In assenza della password di amministratore premere solo INVIO.

Dal Command Prompt, esegui
CHKDSK /r

 chkdsk c: /r  da windows logo R

Premendo il tasto "S" quindi Invio, Windows aggiungerà che "il volume sarà controllato al riavvio successivo del sistema

 

Rimuovere la partizione GPT:

  • Aprire una finestra di comando (Esegui..). Dal prompt di comando, digitare diskpart e premere Invio. Verrà visualizzato il prompt di diskpart.
  • Dal prompt di diskpart, digitare list disk e premere Invio. Verrà visualizzato un elenco di unità in formato testo seguito nuovamente dal prompt di diskpart.
  • Dal prompt di diskpart, digitare select disk numerodisco (ad esempio, se il disco contenente la partizione di protezione GPT è il disco 2, digitare select disk 2) e premere Invio. Verrà visualizzato un messaggio per indicare che il disco è stato selezionato, seguito nuovamente dal prompt di diskpart.
  • Dal prompt di diskpart, digitare clean e premere Invio. A questo punto la partizione e la firma dell'unità verranno rimosse e verrà nuovamente visualizzato il prompt di diskpart.
  • Dal prompt di diskpart, digitare exit e premere Invio.
  • A questo punto, sarà possibile reinizializzare, partizionare e formattare l'unità interna o esterna. Eseguire Gestione disco e inizializzare il disco:
  •  Utilizzare la procedura guidata Inizializzazione e conversione guidata disco

Per risolvere questo problema è necessario avviare il console di ripristino .


Nel tipo di console di ripristino
chkdsk / p per controllare per vedere se il disco è danneggiato o contrassegnati come dirty. Vedere il comando chkdsk pagina per ulteriori informazioni e contribuire con questo comando. Se gli errori si trovano durante il controllo passare alla sezione successiva.
Se dopo aver eseguito questo controllo non è in grado di individuare qualcosa di sbagliato con l'unità disco rigido, riavviare il computer.
Se dopo aver eseguito questa operazione il computer ha ancora lo stesso problema, riavviare il computer e caricare nuovamente dentro la console di ripristino.
Una volta tornato nel tipo console di ripristino

chkdsk / r per individuare i settori danneggiati e recuperare i dati. Se gli errori si trovano durante il controllo passare alla sezione successiva.
Una volta completata riavviare il computer per determinare se questo è risolvere il problema.

chkdsk /p /r

 errori irreversibili file system danneggiato

raccomandazione fare eseguire da un esperto informaticvo

 

UBUNTU-TECNICO-PADOVA

Come eseguire chkdsk in Ubuntu


Chkdsk è un programma per computer che controlla automaticamente la consistenza di un disco rigido alla ricerca di errori . Nel sistema operativo Ubuntu , Chkdsk non è un programma che può essere eseguito utilizzando l'interfaccia grafica utente del sistema operativo . Invece , si dovrà
usare il terminale , che è l'equivalente di Ubuntu di Windows o dal prompt dei comandi di MS- DOS . Per utilizzare il prompt dei comandi , si dovrà conoscere i comandi corretti . Istruzioni


1
Fare clic su " Applicazioni ".
2

Fare clic su " Accessori ".
3

Click " , Terminal "per aprire una nuova finestra di terminale
4

tipo . " Eseguire CHKDSK /[ lettera di unità ] " (senza virgolette) nella casella. Sostituire " [ lettera di unità ] " con la lettera reale del disco rigido che si desidera eseguire Chkdsk su .
5

premere "Invio ". Chkdsk verrà eseguito su quel disco rigido specificato e vi fornirà una relazione delle risultanze quando è fatto .

sudo ntfsfix /dev/nome della partizione

 

FASE2

Vediamo come comportarci. La scelta 1 mi pare chiara. Però si perde tempo a riavviare, con in rischio che magari Windows ci fa lo scherzetto di non chiudere il file system lo stesso.

La scelta 2 è più rischiosa, perché l’opzione “force”, come dice il nome, forza il montaggio ignorando gli errori. Ma, tutto sommato, non mi è mai capitato che qualcuno riferisse danni. E’ molto semplice:

1. creiamo il punto di mount:

sudo mkdir /media/disk

2. montiamo la partizione:

sudo mount -t ntfs-3g /dev/sda1 /media/disk -o force

Ovviamente /dev/sda1 può cambiare, ma il messaggio di errore ci dice chiaramente qual è la partizione giusta.

La terza opzione richiede l’installazione di ntfsprogs, il pacchetto che contiene il programma ntfsfix. Una volta installato (ad esempio tramite synaptic) da terminale diamo:

sudo ntfsfix /dev/sda1

A questo punto dovremmo essere in grado di montare la partizione anche senza l’opzione -o force.

Vediamo ora di affrontare un altro problema: rendere stabile il montaggio di una partizione NTFS.

Questa operazione ha senso solo se parliamo di hard disk interni, perché quelli esterni è bene non montarli in modo stabile, in quanto vanno attaccati e staccati.

Possiamo farlo sia per via grafica che da terminale. Per via grafica abbiamo bisogno di ntfs-config. A volte però fa cilecca, quindi vediamo come intervenire da terminale. Prima di tutto scopriamo quale partizione è quella di Windows:

nome@host:~$ sudo fdisk -l

Disk /dev/sda: 100 GB, 100027630080 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 12161 cylinders
Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes

Device Boot Start End Blocks Id System
/dev/sda1 * 1 191 1534176 82 Linux swap
/dev/sda2 * 192 2103 15350107 83 Linux
/dev/sda3 2104 10886 70541415 83 Linux
/dev/sda4 * 10887 12161 10233405 83 HPFS/NTFS

Nel caso in esame abbiamo che la partizione incriminata è sda4. Apriamo fstab con i privilegi di super utente:

sudo gedit /etc/fstab

e aggiungiamo questa riga:

/dev/sda4 /media/disk ntfs-3g
silent,umask=0,locale=it_IT.utf8 0 0

tutto su una riga, mi raccomando! Notate che silent,umask=0,locale=it_IT.utf8 è scritto senza spazi. Difatti, come abbiamo detto, fstab è una tabella in cui ogni colonna è delimitata da uno spazio. la terza colonna contiene le opzioni e non deve avere spazi, altrimenti è come se creiamo una quarta colonna.

Nel caso specifico le opzioni indicano di non stampare errori (silent), di permettere a tutti di scrivere e leggere (umask=0) e di usare la tabella caratteri italiana per i nomi dei file (locale=it_IT.utf8) in modo da gestire nomi con gli accenti.

Salviamo e diamo:

sudo mkdir /media/disk

per creare il punto di mount (il nome può cambiare chiaramente, ma deve corrispondere a quello messo in fstab), poi

sudo mount -a

che monta ciò che è in fstab.

Se abbiamo problemi di permessi:

sudo chmod 777 /media/disk