Inserire il cd di XP ed avvia il PC da CD
Entra nella console di ripristino
Per eseguire la Console di ripristino dal CD di Windows XP, attenersi alla
seguente procedura: Assicurasi che il BIOS sia settato per consentire il
boot da CD. Inserire il CD di Windows XP nell'unità CD-ROM, quindi riavviare
il computer. Quando viene visualizzata la schermata "Installazione", premere
R per avviare la Console di ripristino. Nel caso di un sistema ad avvio
multiplo, selezionare l'installazione cui accedere dalla Console di
ripristino di emergenza. Quando richiesto, digitare la password di
amministratore. In assenza della password di amministratore premere solo
INVIO.
Dal Command Prompt, esegui
CHKDSK /r
chkdsk
c: /r
da windows logo R
Premendo il
tasto
"S"
quindi Invio, Windows aggiungerà che "il volume sarà controllato al riavvio
successivo del sistema

|
 |
Rimuovere
la
partizione GPT:
-
Aprire una finestra di comando (Esegui..).
Dal prompt di comando, digitare diskpart e
premere Invio. Verrà visualizzato il prompt di diskpart.
-
Dal prompt di diskpart, digitare list
disk e
premere Invio. Verrà visualizzato un elenco di unità in formato testo
seguito nuovamente dal prompt di diskpart.
-
Dal prompt di diskpart, digitare select
disk numerodisco (ad
esempio, se il disco contenente la partizione di protezione GPT è il
disco 2, digitare select disk 2) e premere Invio. Verrà visualizzato un
messaggio per indicare che il disco è stato selezionato, seguito
nuovamente dal prompt di diskpart.
-
Dal prompt di diskpart, digitare clean e
premere Invio. A questo punto la partizione e la firma dell'unità
verranno rimosse e verrà nuovamente visualizzato il prompt di diskpart.
-
Dal prompt di diskpart, digitare exit e
premere Invio.
-
A questo punto, sarà possibile reinizializzare,
partizionare e formattare l'unità interna o esterna. Eseguire Gestione
disco e inizializzare il disco:
-
Utilizzare la procedura guidata Inizializzazione e conversione guidata
disco
|
Per risolvere
questo problema è necessario avviare il console di ripristino .
Nel tipo di console di ripristino
chkdsk / p
per controllare per vedere se il disco è danneggiato o contrassegnati come
dirty.
Vedere il comando chkdsk pagina per ulteriori informazioni e contribuire con
questo comando. Se gli errori si trovano durante il controllo passare alla
sezione successiva.
Se dopo aver eseguito questo controllo non è in grado di individuare
qualcosa di sbagliato con l'unità disco rigido, riavviare il computer.
Se dopo aver eseguito questa operazione il computer ha ancora lo stesso
problema, riavviare il computer e caricare nuovamente dentro la console di
ripristino.
Una volta tornato nel tipo console di ripristino
chkdsk / r
per individuare i settori danneggiati e recuperare i dati.
Se gli errori si trovano durante il controllo passare alla sezione
successiva.
Una volta completata riavviare il computer per determinare se questo è
risolvere il problema.
chkdsk /p /r
errori
irreversibili file system danneggiato
raccomandazione
fare eseguire da un esperto informaticvo |

Come eseguire chkdsk in Ubuntu
Chkdsk è un programma per computer che controlla automaticamente la
consistenza di un disco rigido alla ricerca di errori . Nel sistema
operativo Ubuntu , Chkdsk non è un programma che può essere eseguito
utilizzando l'interfaccia grafica utente del sistema operativo . Invece , si
dovrà
usare il terminale , che è l'equivalente di Ubuntu
di Windows o dal prompt dei comandi di MS- DOS . Per utilizzare il prompt
dei comandi , si dovrà conoscere i comandi corretti . Istruzioni
1
Fare clic su " Applicazioni ".
2
Fare clic su " Accessori ".
3
Click " , Terminal "per aprire una nuova finestra di terminale
4
tipo . " Eseguire CHKDSK /[ lettera di unità ] " (senza virgolette) nella
casella. Sostituire " [ lettera di unità ] " con la lettera reale del disco
rigido che si desidera eseguire Chkdsk su .
5
premere "Invio ". Chkdsk verrà eseguito su quel disco rigido specificato e
vi fornirà una relazione delle risultanze quando è fatto .

sudo ntfsfix /dev/nome
della partizione
FASE2
Vediamo come
comportarci. La scelta 1 mi pare chiara. Però si perde tempo a riavviare,
con in rischio che magari Windows ci fa lo scherzetto di non chiudere il
file system lo stesso.
La scelta 2 è più rischiosa, perché l’opzione “force”, come dice il nome,
forza il montaggio ignorando gli errori. Ma, tutto sommato, non mi è mai
capitato che qualcuno riferisse danni. E’ molto semplice:
1. creiamo il punto di mount:
sudo mkdir /media/disk
2. montiamo la partizione:
sudo mount -t ntfs-3g /dev/sda1 /media/disk -o force
Ovviamente /dev/sda1 può cambiare, ma il messaggio di errore ci dice
chiaramente qual è la partizione giusta.
La terza opzione richiede l’installazione di ntfsprogs, il pacchetto che
contiene il programma ntfsfix. Una volta installato (ad esempio tramite
synaptic) da terminale diamo:
sudo ntfsfix /dev/sda1
A questo punto dovremmo essere in grado di montare la partizione anche senza
l’opzione -o force.
Vediamo ora di affrontare un altro problema: rendere stabile il montaggio di
una partizione NTFS.
Questa operazione ha senso solo se parliamo di hard disk interni, perché
quelli esterni è bene non montarli in modo stabile, in quanto vanno
attaccati e staccati.
Possiamo farlo sia per via grafica che da terminale. Per via grafica abbiamo
bisogno di ntfs-config. A volte però fa cilecca, quindi vediamo come
intervenire da terminale. Prima di tutto scopriamo quale partizione è quella
di Windows:
nome@host:~$ sudo fdisk -l
Disk /dev/sda: 100 GB, 100027630080 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 12161 cylinders
Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes
Device Boot Start End Blocks Id System
/dev/sda1 * 1 191 1534176 82 Linux swap
/dev/sda2 * 192 2103 15350107 83 Linux
/dev/sda3 2104 10886 70541415 83 Linux
/dev/sda4 * 10887 12161 10233405 83 HPFS/NTFS
Nel caso in esame abbiamo che la partizione incriminata è sda4. Apriamo
fstab con i privilegi di super utente:
sudo gedit /etc/fstab
e aggiungiamo questa riga:
/dev/sda4 /media/disk ntfs-3g
silent,umask=0,locale=it_IT.utf8 0 0
tutto su una riga, mi raccomando! Notate che silent,umask=0,locale=it_IT.utf8
è scritto senza spazi. Difatti, come abbiamo detto, fstab è una tabella in
cui ogni colonna è delimitata da uno spazio. la terza colonna contiene le
opzioni e non deve avere spazi, altrimenti è come se creiamo una quarta
colonna.
Nel caso specifico le opzioni indicano di non stampare errori (silent), di
permettere a tutti di scrivere e leggere (umask=0) e di usare la tabella
caratteri italiana per i nomi dei file (locale=it_IT.utf8) in modo da
gestire nomi con gli accenti.
Salviamo e diamo:
sudo mkdir /media/disk
per creare il punto di mount (il nome può cambiare chiaramente, ma deve
corrispondere a quello messo in fstab), poi
sudo mount -a
che monta ciò che è in fstab.
Se abbiamo problemi di permessi:
sudo chmod 777 /media/disk |